Sonate bibliche

18.01.2023

Le Sonate bibliche sono l'opera più conosciuta di Johann Kuhnau. Il titolo originale con il quale furono pubblicate nel 1700, Rappresentazioni musicali di alcune storie bibliche in sei sonate da eseguire su strumento a tastiera, dichiara che ci troviamo di fronte ad un esempio di "musica a programma", cioè una composizione musicale che vuole descrivere qualcosa o narrare una storia (come Vivaldi fece con le Stagioni o Respighi con le fontane e i pini di Roma o Gershwin per un americano a Parigi).

Le sei Sonate Bibliche di Kuhnau, un modello ineguagliato del genere descrittivo, sono basate su altrettanti racconti dell'Antico Testamento: il Combattimento tra Davide e Golia (1Sam 17-18), Saul malinconico e consolato per mezzo della Musica (1Sam 16), Il matrimonio di Giacobbe (Genesi 29-31), Ezechia agonizzante e risanato (2Re 20), Gedeone salvatore del Popolo d'Israele (Giudici 6-7) e La Tomba di Giacobbe (Genesi 49-50). L'ispirazione biblica era abbastanza usuale all'epoca poiché le Sacre Scritture erano considerate la base della formazione culturale ed è riscontrabile in numerosi altri lavori del periodo.

Nella Prefazione alle Sonate, Kuhnau esprime la propria concezione della musica come una scienza esatta capace cioè di influenzare direttamente le emozioni umane mediante architetture musicali costruite grazie ad accorgimenti rigidamente razionalizzati anche se, molta parte, è dovuta all'animo e alla predisposizione dell'ascoltatore.

Kuhnau sapeva come fosse relativamente semplice riprodurre alcuni effetti, come il canto degli uccelli o il rumore delle cannonate, «in modo tale che l'ascoltatore possa cogliere le intenzioni del compositore, anche senza l'uso delle parole» mentre, per trasmettere immagini più complesse si debba «puntare su analogie, scrivendo la musica in modo tale da evidenziare le qualità che essa ha in comune con quanto rappresentato». Kuhnau voleva dimostrare le potenzialità espressive dei suoni e che la musica fosse in grado di esprimere, come la pittura e la scultura, le diverse emozioni. Nelle Sonate bibliche ha cercato di esprimere musicalmente i valori drammatici delle storie bibliche.

Le diverse parti (movimenti) in cui si struttura ogni Sonata invece delle classiche indicazioni di tempo a cui siamo abituati (Allegro, Adagio, Presto...) vengono contraddistinte da annotazioni in italiano dello stesso Kuhnau che sono una breve descrizione di ciò che intendeva rappresentare. Molte di queste annotazioni, come Il tremore degl'Israeliti alla comparsa del Gigante, possono sembrare bizzarre, ma facevano parte delle componenti fondamentali della retorica musicale barocca.

Nel primo movimento della Sonata di Davide e Golia, ad esempio, Kuhnau vuole rappresentare «in musica il ringhio e il passo di Golia mediante un tema rozzo e prepotente. Il combattimento dei Filistei e il loro inseguimento sono rappresentati da una fuga con note veloci». Nella Sonata sul matrimonio di Giacobbe il compositore racconta di aver descritto l'inganno di Labano «confondendo l'orecchio degli ascoltatori mediante inaspettate progressioni da una tonalità a un'altra». Per rappresentare i combattimenti, Kuhnau utilizzò volute dissonanze (come, ad esempio, un Si♭ e un Sol# in contemporanea). Quando le anime si rivolgono a Dio in preghiera, Kuhnau introduce la melodia dei corali luterani (come, ad esempio, nel brano Il tremore degl'Israeliti alla comparsa del Gigante, e la loro preghiera fatta a Dio o nel Lamento di Ezechia per la morte annonciatagli e le sue preghiere ardenti). Alcune sezioni sono particolarmente ingegnose come La tristezza ed il furore del Re della Sonata Saul malinconico, dove la musica si alterna nell'esprimere la follia, la disperazione, gli scatti d'ira, i barlumi di sanità e di rassegnazione.

La retorica musicale utilizzata da Kuhnau fa riferimento a precisi codici che gli ascoltatori del tempo sapevano ben riconoscere. La scelta delle tonalità, ad esempio, non è casuale. Il do maggiore, considerata una «tonalità gaia e guerriera», viene utilizzata per esprimere l'arroganza del gigante Golia. I movimenti di danze quali il minuetto e la giga sono utilizzate in contesti gioiosi, mentre la forma libera della toccata si presta alla rappresentazione di immagini drammatiche.

Kuhnau non indicò uno specifico strumento di destinazione delle sonate, lasciando quindi all'interprete la libertà di realizzare, secondo il proprio gusto, una "drammaturgia" dello spartito in base alle dotazioni tecniche dello strumento di cui dispone. Queste Sonate vengono eseguite secondo una apposita trascrizione per l'organo che, con la sua varietà di registri, consente di creare diverse colorature e variare le sfumature dell'interpretazione più di quanto non si possa fare con un clavicembalo.


Johann Kuhnau (1660-1722) è ricordato soprattutto come predecessore di Johann Sebastian Bach nel prestigioso ruolo di Kantor (organista e direttore del coro) della Chiesa di San Tommaso a Lipsia. Ma Kuhnau è stato uno dei maggiori compositori barocchi della Germania del Seicento, uno dei pilastri della scuola tedesca del clavicembalo. Fin da giovane, la bellezza di una sua composizione gli procurò un primo incarico. Trasferitosi a Lipsia, la città della musica, fu organista a San Tommaso, fondò un Collegium Musicum, studiò legge e divenne avvocato. Fu poi nominato direttore musicale dell'Università e Kantor delle due chiese principali. Nonostante l'iniziale rivalità, continuò poi a collaborare con J.S. Bach, suo successore. Kuhnau fu uomo dalla cultura molto vasta e ha lasciato numerose opere e traduzioni. La musica vocale profana è andata perduta, ma sopravvivono molte opere sacre, per lo più cantate, ma anche mottetti su corali e altri brani sacri, che anticipano lo stile di Bach: scrittura vocale lirica, fughe potenti e contrasti drammatici che sottolineano il senso retorico. A Kuhnau si deve la creazione della Sonata come pezzo in più movimenti e, nelle composizioni per clavicembalo, è stato secondo solo a Bach.