Il divano di Goethe e la pace in MedioOriente

13.10.2023

Sono giorni di guerra. Un'altra...

Questo blog non ha pretese geopolitiche ma solo suggerire riflessioni a partire dalla cultura musicale.

Il Divano occidentale-orientale è un libro di poesie Goethe, scritto agli inizi del 1800 ispirato alle opere del poeta persiano, Hafez. L'opera è la ricerca di un connubio e di un confronto Oriente e Occidente, inteso non solo come uno scambio tra la Germania di Goethe e il Medio Oriente ma anche tra la cultura latina e quella persiana, così come tra il cristianesimo e la religione musulmana.

Cosa c'entra il Divano di Goethe con il conflitto israelo-palestinese?

Divano occidentale-orientale è il nome di una realtà musicale, la West-Eastern Divan Orchestra che molto ha da dire sul conflitto israelo-palestinese.

La West-Eastern Divan Orchestra unisce musicisti di cultura araba ed ebraica. Si tratta di una realtà ben nota a molti musicofili ma pressoché ignota al grande pubblico e osservatori politici.

I protagonisti di questa storia sono due uomini di cultura di altissimo profilo: Daniel Barenboim, pianista e direttore d'orchestra argentino-israeliano (già direttore principale del Teatro alla Scala di Milano) e Edward W. Said, studioso palestinese noto principalmente come il teorico dell'orientalismo, ossia dell'immagine che l'Occidente serba dell'Oriente, ma che è stato anche ottimo pianista dilettante e finissimo critico musicale. Dopo il primo incontro, l'amicizia tra i due crebbe al punto che, nonostante essi seguitarono a leggere diversamente quel conflitto arabo-israeliano che tanto da vicino li riguardava, decisero però di dare il loro apporto alla costruzione della pace con un'azione dal grande contenuto simbolico, ossia fondando un'orchestra che potesse offrire a musicisti di cultura araba e ebraica la possibilità di suonare insieme superando l'immagine dell'altro come nemico ineluttabile.

Il progetto non tardò a formarsi, nonostante inizialmente non per tutti gli orchestrali fu facile suonare accanto a qualcuno che tradizionalmente rappresentava lo schieramento avverso. Alcuni abbandonarono. Ma la West-Eastern Divan Orchestra, oggi più viva e attiva che mai, resistette e proseguì per la sua strada. E nel 2007 il segretario generale Onu Ban Ki Moon nominò Barenboim ambasciatore delle Nazioni Unite per la pace. Dopo la prematura scomparsa di Said, Barenboim ha dovuto accollarsi da solo l'impresa di portare avanti il progetto. Non sono mai mancati coraggio e audacia, a questo personaggio straordinario.

Quando ha fondato la West-Eastern Divan Orchestra, Daniel Barenboim immaginava un ensemble composto da musicisti di culture e religioni diverse. Da allora, per vent'anni israeliani, arabi, turchi, iraniani ed europei hanno trovato un'armonia unica, come dimostra questo concerto dedicato al popolo libanese e alle vittime dell'esplosione di Beirut eseguito al Festival di Salisburgo nel 2020